Abacuc


Torino, 1933.

 

“(…) Io credo che le opere d’arte siano già più che sufficientemente eloquenti, e più “elastiche” delle parole, troppo legate alle contingenze di tempo e di luogo. Perciò credo ai miei occhi. Sì, ciò che vedo mi piace e mi convince, e lascio agli altri il discutibile piacere di chiedersi perché e percome.”

Silvano Gilardi (Introduzione alla mostra Charte, galleria Davico, Torino 1999).

 

L’attività espositiva di Silvano Gilardi, in arte Abacuc, inizia nel ’51, anno in cui conosce Alessandri con il quale darà vita alla “Soffitta Macabra” e successivamente a “Surfanta” che lascerà nel ’68 per seguire una propria via sempre nell’ambito del surrealismo e del fantastico.

“Già il nome d’arte che ha scelto suggerisce che il punto focale della sua visione si trova nel mondo delle storie bibliche e dei miti; e che la grande idea che la sostiene è un’idea di rigenerazione.

Forse anche di uscire da questo mondo inquinato, da una società che offende. La vera scena di Abacuc è il cielo alto; si dovrebbe dire l’alto dei cieli. I suoi “sconosciuti oggetti volanti” sono i profeti semidei, i segni degli astrologi e dei chiromanti, e mondi in formazione catturati con generosa fantasticheria barocca.”6  

“Il percorso evolutivo di Silvano Gilardi si è sviluppato in un linguaggio tutto suo, in cui alterna analisi iconologica e accertamenti sul campo, acutezza di visione e risonanze arcane del mito.

Inesauribili sequenze di figure, nature morte, paesaggi che spaziano dalla mitologia alla letteratura classica, si avvicendano anche nella produzione dei decenni successivi, fino ai sistematici lavori realizzati nel 2005, e a questi ultimi temi di “moralità” in dialogo con la letteratura antica e moderna, specialmente con Il libro degli esseri immaginari di Jorge Luis Borges.”7

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

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 6 Luigi Carluccio, ibid.p.112

 7 http://www.silvanogilardi.eu/archivio/pgbiostorico.html, accesso 29 agosto 2015