Raffaele Ponte Corvo


PONTE CORVO RAFFAELE

 

Roma 1913, Torino 1983

 

“Arrivato un po' tardivamente alla pittura, Raffaele Ponte Corvo afferma subito i caratteri d'una personalità, d'un temperamento estremamente estroso, esente da conformismi.

Gran signore, gentiluomo di stampo un po' antico, uomo con il monocolo, conservatore arguto e piacevole, vestito sempre con ricercatezza anche mentre dipingeva tra pennelli e colori, impeccabile sia nella vita privata sia nello studio davanti al cavalletto che per Ponte Corvo era una specie di altare.

(…) Aveva un rapporto con la pittura che sembrerebbe mistico se i suoi temi non fossero spesso un po' sensuali, ma la sua sensualità è spesso solo suggerita o data semplicemente con il colore."8

Un senso estremo della ricerca spinge Ponte Corvo, tra il ’39 e il ’43, a distruggere sistematicamente un gran numero di tele fino a fissare una forza espressiva compiuta nei primi soggetti: i ritratti delle sorelle, degli amici e il mare di Spotorno: temi fondamentali e imprescindibili della sua pittura.

Pontecorvo è uno degli antesignani dell’arte surreale e già negli anni ’60 diviene un punto fermo nella cultura torinese.

Dal suo incontro con gli artisti della “Soffitta Macabra” ed in seguito di “Surfanta” nasce un sodalizio di breve durata, Ponte Corvo si allontanerà dal gruppo subito dopo la pubblicazione del primo numero a causa delle forti personalità individualiste di cui esso era composto.

“La sensibilità attenta alle cose del mondo e la capacità di ascoltare le trasformazioni fondamentali della sua stessa vita lo guidano più volte attraverso improvvise, luminose, rivoluzioni di stile, in un cammino che rappresenta un esperimento ininterrotto di sensazioni e tecniche: dall’olio all’acquerello, al collage, dalla china colorata all’acrilico.

La dimensione del sogno diventa rapidamente l’orizzonte principale contro il quale si disegnano forme e intuizioni costantemente in evoluzione.

Accanto alla produzione pittorica assumono valore speciale l’attività grafica, per la serie di celebri serigrafie, e la produzione di gioielli, suggestive trasposizioni in oro e argento di quell’immaginario fantastico che popolava le sue tele.”9

 

 

__________________________________________________________

8 Janus, La città inquietante

9 http://www.artepervoi.it/mostre/le_quadrerie/P/PONTECORVORaffaele/Notebiografiche.pdf, accesso 30 agosto 2015